lunedì 14 luglio 2014

LETTERA DA MIA MADRE

Ciao Aldarello.
Sì lo so, non è più il caso di chiamarti così alla tua età ma a me piace molto chiamare te e i tuoi fratelli – due dei quali insieme a papà stanno qui con me – come quando eravate bambini.
A proposito di bambini, quando diventasti più grande ti raccontai che al momento della tua venuta al mondo mi creasti dei problemi e corremmo entrambi qualche rischio ma poi tutto si sistemò. Forse è stato per questo che ho avuto un certo debole verso di te anche se invece tu eri il cocco di papà. Infatti, malgrado le marachelle, piuttosto grosse direi, che combinasti fino al compimento dei tuoi diciotto anni, ti ho voluto bene. Naturalmente il mio affetto e il mio attaccamento era anche per i tuoi tre fratelli, certo. Una delle marachelle era quella, non so se te la ricordi, di quando infilavi la mano nel ripieno di ricotta di mucca, canditi e scagliette di cioccolato che preparavo durante le festività natalizie per i cannoli siciliani, una delle mie specialità graditissima da tutti. Tu magari avrai pensato che mi fosse sfuggito il tuo armeggiare dato che ero voltata di spalle ed invece sapevo benissimo che eri tu "al lavoro" nella parte bassa della credenza di cucina.Comunque io e papà eravamo molto orgogliosi di voi quattro birbanti nonostante tutto quello che facevate. Purtroppo nel 1976, io avevo 66 anni, ho dovuto lasciarvi ed ho raggiunto papà che già ci aveva lasciati nel 1970. Sai perché ti scrivo questa lettera? Perché sia nel 1953 e sia nel 1966 e nel 1975 te la sei vista molto brutta, ma a me non faceva piacere andarmene prima di chiunque di voi quattro ragazzi. Ed è andata così. Infatti, pensa un po', stai arrivando alla tua veneranda età malgrado tutti i guai fisici che sopporti e che hai dovuto sopportare. Certo non scoppi di salute, tutt'altro, però tiri avanti.
Noi qui ovviamente non abbiamo radio e neppure televisione però siamo riusciti ad entrare nel tuo pc-Pasquale,vediamo tutte le tue scribacchiature e ne discutiamo, ma non ci dispiace leggerti. Praticamente stai ripetendo quello che facevi da bambino e da ragazzo inventandoti in parte tante storielle. Da uomo più che maturo stai ricordando anche molte cose del tuo e nostro passato arricchendole magari con un po' di fantasia. Non so se lo rammenti ma la tua insegnante delle elementari me lo diceva che tu eri bravo a fare i temi d'italiano ma poi, dopo la terza media, ti sei fermato, cioé, come si usa dire, ti sei "guastato col crescere". Adesso resta lì dove ti trovi, intendiamoci non che qui si stia male, però è preferibile essere ancora in carne, ossa e tutto il resto, credimi. Non ci sarà bisogno di avvisarci quando verrà il tuo turno, noi tutti lo sapremo prima. Salutaci affettuosamente tutti i nostri familiari, tuo fratello, le vostre mogli, i nipoti e le pronipoti. Intanto anche noi ti salutiamo abbracciandoti forte.
Mamma.


18 commenti:

Antonio ha detto...

e un abbraccio forte anche da parte mia. Antonio

Unknown ha detto...

Ciao 'marachellaro', questa Sua lettera mi ha commossa perchè è la prova che mai ci si dimentica di chi ci ha amato e di chi abbiamo amato.
Una catena infinita di ricordi che fa rivivere tutti.
Cristià

Ambra ha detto...

Sei pieno di ricordi.

Mariella ha detto...

I consigli di una mamma si ascoltano sempre.
Abbraccio Aldo.

Carlo ha detto...

"Ti sei guastato crescendo"... è un'espressione che non sentivo da parecchi decenni! Me la ripetevano anche a me!

Ciao Aldo, buon pomeriggio. Chissà se anche mia madre entra nel mio PC e legge ciò che scrivo! Quando era viva, discutavamo spesso del pregiudicato perché lei, come ovviamente parecchi "anziani" che vivono davanti alla televisione, lo difendeva! Oggi è probabile che abbia compreso ciò che tanti "vivi" ancora non vogliono proprio capire!

Bella lettera, comunque! Direi commovente assai!

Mìgola ha detto...

Questa idea della lettera è proprio tenera...ma tu cerca di essere in carne ed ossa per ancora tanto e tanto tempo, mi raccomando! Un abbraccio Aldo.

nonno enio ha detto...

è proprio vero quello che mi diceva padre Luigi... in questa valle di lacrime gementi e piangenti... ma nessuno se ne vuole separare!

Pia ha detto...

Troppo bella l'idea della lettera, quasi una reincarnazione scritta. Hai tanta fantasia caro Aldo, te lo diceva anche tua madre questo, ne sono sicura. Baci.

robi ciprax ha detto...

mi hai fatto venire le lacrime agli occhi.
Ti abbraccio. robi

Costantino ha detto...

Un testo tenero e struggente che sgorga dal profondo del cuore.

paroleperaria ha detto...

Sono commossa.
Aldarello... un abbraccio :)

upupa ha detto...

Ascolta tua madre e cerca di stare in salute...fai di tutto!
Un abbraccio

Cri ha detto...

Ah, ecco svelati gli altarini! Eri il cocco di casa, di mamma e papà!
Che fossi bravo in italiano non si stenta a crederlo perché si nota alquanto. Cara signora Accardo, lei ci conferma ciò che noi già sapevamo!
Tu guarda la combinazione, a te scrive tua madre, a me si ripropone con prepotenza mio padre, saltato fuori da una scatola di sue scartoffie domenica in mezzo a un mare di fotografie di me e mia sorella bambine che, scopro ora, lui aveva sottratto quando ha tagliato la corda.
Ah, questi genitori, nel bene (tua mamma) e nel male restano a far parte di noi, non c'è scampo.
Ti abbraccio anch'io. E do un bacio a tua mamma. Saluti cari, signora Accardo!

Ernest ha detto...

Aldo come sempre grazie

Nou ha detto...

Caro Aldo, questi ricordi fanno rivivere la parte più cara del passato. Si riesce ad essere ancora uniti come prima, come quando si era tutti assieme. E la famiglia più sentita è quella della nostra infanzia: mamma, papà e tutti i fratelli.
Mi hai commossa..

Un abbraccio grande
Nou

Enly ha detto...

E sempre un' emozione leggere i tuoi post. Anche a me manca tantissimo mia madre :...) morta nel 2005. Passami a trovare ogni tanto Compagno Monticiano :D

chicchina ha detto...

Una lettera tenerissima per ricordare momenti di vita,affetti,emozioni,e anche le marachelle..Ma tu dai retta a mamma,continua a raccontare le tue bellissime storie,vere o inventate,non importa:sanno di vita e di saggezza.Un abbraccio,caro amico.

@enio ha detto...

commosso fino alle lacrime, capisco cosa vuol dire avere una mamma... la mia ha 89 anni e me la tengo stretta al cuore