Questa mattina devo sbrigare una pratica presso l'ASL di mia pertinenza la cui sede si trova dopo la Stazione Termini, tra Piazza dei Cinquecento e la Biblioteca Nazionale.
Le previsioni informano che sarà una giornata piuttosto calda quindi esco di casa presto, 8.30 a.m,
e vado alla fermata vicino casa di uno dei due bus che fanno il percorso che m'interessa. Per mia fortuna ho la possibilità di scegliere. Solita prolungata attesa, arriva il bus, salgo insieme ad altre cinque persone e, alla successiva fermata, salgono 3 – diconsi tre – controllori molto giovani, due donne e un uomo. Salutano educatamente e chiedono a tutti di mostrare il biglietto o la tessera
per viaggiare sui mezzi pubblici. Alla giovane che mi si avvicina mostro la Card Over 70 – una tessera che già da qualche anno Comune e Azienda di trasporto concedono gratuitamente alle persone oltre quell'età e col reddito basso. Benchè scaduta il 28 febbraio del corrente anno la "controllora" sa benissimo che è tuttora valida anche se siamo nel mese di giugno. Il perchè è presto detto. Per i primi due anni bisognava recarsi di persona alla sede dell'Azienda, in seguito il rinnovo poteva essere fatto presso le principali fermate della Metro, infine, da due anni, la tessera rinnovata, valida sino alla fine dell'anno di scadenza, arrivava a casa. Quest'anno è arrivata sì la Card ma con la durata limitata al 28 febbraio, valida quindi solo per due mesi e non per l'intero anno 2011. Leggermente preoccupato, verso i primi di febbraio di questo anno, telefonicamente chiedo spiegazioni all'Azienda e mi rispondono dicendo di stare tranquillo perché il termine sarebbe stato prorogato. Infatti con una lettera datata aprile 2011 mi informano che quella card scadrà il 30 giugno. Per ottenere però il titolo che mi consentirà di continuare a viaggiare gratuitamente fino al 31 dicembre 2011 mi precisano che la nuova Card Over 70 "elettronica" sarà ricaricabile negli anni successivi quindi da conservare anche dopo la scadenza presentando, per questo scopo, alcuni documenti presso il Municipio di appartenenza dal 20 aprile fino al 16 maggio. Essendo troppo vicina questo scadenza telefono per saperne di più e, ancora una volta, mi dicono che questo termine è stato allungato fino al 14 giugno. Tranquillamente, adesso sì, il 14 giugno mio figlio si presenta al Municipio con tutti i documenti necessari e viene informato che per ritirare questa "benedetta" tessera dovrà tornare il 14 luglio 2011. Cinque mesi circa per sistemare la faccenda. La "controllora" molto comprensiva addirittura chiede scusa e mi saluta. La burocrazia vince su tutto. Per il mio ritorno a casa scelgo di prendere un bus diverso da quello dell'andata. Ancora un'attesa prolungata alla fermata che è senza pensilina e c'è un sole che picchia ferocemente. Mi sistemo all'ombra di un signore molto alto – circa due metri – e quindi godo di un certo sollievo. Ecco finalmente il bus sul quale, dopo nemmeno due fermate, sale il trio dei "controllori". Ci salutiamo come se ci conoscessimo da chissà quanto tempo e scambio un sorriso con la "controllora" del bus che avevo preso all'andata.
Fuori tema, ciliegina sulla torta. Ritorno a casa, scendo dal bus alla fermata accanto alla quale c'è un bar con una dozzina di tavolini all'aperto, attorno ad uno di questi è seduta una coppia di giovani giapponesi – sicuramente tali perché hanno tre macchine fotografiche di ogni tipo, la giovane ne ha nelle mani una con la quale sta fotografando la schiuma del cappuccino fumante contenuto nella tazza.
In fondo che c'è di strano.