lunedì 20 giugno 2011

MI FACCIO LA DOMANDA MA NON SO DARMI LA RISPOSTA

...e quindi potrei anche non pormela però la curiosità è forte.
Inizio da questa mattina.
Sono le sei, poco dopo l'alba, mi sveglio, mi alzo dal letto e, nelle orecchie, nella capoccia, insomma in qualche punto dentro di me mi ronzano continuamente questi versi "L'albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da' bei vermigli flor".......e basta.
Ora io a scuola non è che ero una cima, al contrario ero un autentico asinello ma questi versi e credo solo questi, li ricordo benissimo. So persino che sono di una poesia di Giosuè Carducci ma non ricordo altro. Per precauzione sono andato a controllare e ne ho avuto conferma. Meno male.
Il fatto è che da questa mattina non riesco a togliermeli dalla mente.
Ed ho solo parlato di oggi.
Invece da un bel po' di tempo, sempre quando mi alzo al mattino, si alternano al mio udito vari motivi musicali e, ultimamente, tre canzoni, un giorno una e il giorno appresso l'altra e così via: "Minuetto" cantata da Mia Martini, "Come pioveva" cantata, diciamo così, da Gigi Proetti in una versione scanzonata con l'ausilio di Renzo Arbore, "Girotondo contro la guerra" cantata da Fabrizio De André.
Ora è vero che specialmente noi maschietti quando ci facciamo la barba canticchiamo qualche canzoncina, almeno una strofetta poi magari ripetiamo sempre quella, ma io quelle canzoni non le canticchio le sento nitidamente, proprio così. E poi non mi faccio più la barba da almeno vent'anni.
Non mi dispiacciono no, al contrario, però mi distraggono questo sì.
Infatti un giorno, terminato di farmi la doccia, presi l'accappattoio di spugna con tanto di cappuccio, cercai di infilare il braccio destro nella manica ma questa si rifiutava di farlo entrare nonostante ogni mio sforzo.
Era d'inverno e in bagno faceva pure freddo malgrado il riscaldamento, quindi nudo come mammeta m'aveva fatto stavo quasi per chiamare aiuto quando mi sono accorto che stavo infilando testardamente il braccio destro nel cappuccio anziché nella manica sempre accompagnato da una di quelle canzoni.
A volte chiedo a me stesso: come mai mi succede questo? Boh!
Ho capito, devo farmi visitare da uno specialista del ramo "suonati" e simili.

23 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Credo che il nostro cervello sia come l'immenso archivio di un computer: ogni centesimo di secondo della nostra vita è lì, registrato e ben conservato, ma restano per noi misteriose le vie d'accesso e i pulsanti per far partire un'immagine, un ricordo, una canzone. A volte partono da soli e non sappiamo perché. La cosa più fastidiosa, per la mia esperienza, è quando una canzone, o un'idea, parte e ritorna ossessivamente, non si ferma più, come se fosse inserito il dispositivo REPEAT: mi succede sempre quando ho la febbre alta, e non c'è nulla da fare per difendermi e metterla a tacere...

Chica ha detto...

..non sarebbe ora di smetterla con le canne????:DD


PS: càpita, càpita!..e la cosa peggiore è quando è pure un "motivetto" che non oseresti mai canticchiare e invece quello, imperterrito, ti tormenta tutto il giorno...

Anonimo ha detto...

Stai rimuovendo tutto il 'presente' ...e non ti do torto

Ambra ha detto...

Mi hai fatto proprio ridere col tuo finale sulla specializzazione "suonati".
Quello che racconti succede anche a me, ma, se ti può essere di consolazione, mi succedeva anche quando ero giovane.

Ernest ha detto...

la musica già alla mattina mi tira su dal letto ed è uno spettacolo
un saluto Aldo

riri ha detto...

Aldo!! Mentre essere suonati che stonati:-) e mi spigo, suonati nel senso che ce la suoniamo e ce la cantiamo ma capita a tutti, anche senza fare la barba, non parliamo dell'accappatoio fantasma, che quando lo appoggio ai bordi della vasca, esco e non lo trovo che dopo qualche minuto, il tempo, in inverno di congelarmi come un ghiacciolo.sai cosa faccio ora? Mi porto il poggiapiedi sui cui metto gli asciugatoi e mente mi beo tra schiuma e relax, con un bel testo (per me)cantato da Zucchero (il mio cantante preferito),ecco che sento una voce gridare: " ssssss, non capisco niente, sto lavorando":-))
Per le poesie che mi passano per la testolina, ne ho diverse, ma ultimamente la preferita è: Eran 300 eran giovani e forti e sono morti", un pò come i pontidiani....
Un abbraccio e grazie del tuo gentile passaggio, signore e nobile d'animo.

NêZ ha detto...

:) Succede! A volte uno ha delle immagini e dei suoni nitidissimi in testa, quasi da allucinazione. La risposta alla tua domanda è che... non sarà la paura della follia a farci lasciare a mezz'asta la bandiera dell'immaginazione! Bisogna preoccuparsi per altro, secondo me.
Bellissima la storia dell'accappatoio, le faccio anch'io ste cose, purtroppo.

Adriano Maini ha detto...

Ma no! E' vita da artista ...

Nou ha detto...

Vero,! Difficile dare risposte a come nascono le storie dentro di noi. A volte sfociano nei sogni, altre in associazioni di immagini e suoni diurni, incontenibili. Non ho mai provato una canna, in vita mia! Con tutte le storie che mi nascono dentro, non penso di everne bisogno. Anch'io pensavo a una forma di follia... poi le ho lasciate uscire e ci siamo ritrovate normalissime: avevano semplicemente bisogno di stare all'aperto.
La cosa peggiore che mi capita è quando dimentico dove ho appoggiato gli occhiali, perché di sicuro non li vedo più e mi tocca chiedere rinforzi o aspettare cercando di evitare gli spigoli.
Baci Aldo!

Angelo azzurro ha detto...

Il fatto è che NON CI SONO RISPOSTE. Certe cose accadono e basta; credo prima o poi a tutti, comunque. Non ne farei motivo di preoccupazione, dai! E poi è meglio sentire la musica che altre strane voci, che dici?

Anna ha detto...

Non è che ti sei innamorato? :) così te la canticchi!?!? .... io cmq devo andare a sentire la canzone di Proietti... perchè non la conosco e mi hai incuriosita! Un abbraccio :)

Unknown ha detto...

Sai che capita anche a me di ritrovarmi con un motivo in testa, anche di una canzone non particolarmente gradita.
A volte mi sforzo di capire il perchè, di questa ossessione,niente da fare.
Penso che, con ogni probabilità, l'ho sentita per radio o TV.,senza farci caso, poi il subconscio te la fa ritrovare.
Cristia'

chicchina ha detto...

Ma dov'è il problema,Aldo.In fondo si tratta di musica,gradevole e di poesia.
E sono cose che succedono,a molti.
Lo spirito di osservazione e la curiosità ci portano a registrare fatti,voci,parole luoghi,particolari ,anche inconsciamente.Quando la memoria è piena,qualcosa fuoriesce,per fare spazio ad altro.
E la musica ha bisogno di espandersi...
Ma la mia non è una teoria provata,scientificamene..
Ciao Aldo e non darti pensiero
.

mark ha detto...

Penso che quando queste "ricorrenze" abbandoneranno le nostre menti, dovremmo porci delle domande ben più complesse...fammi sapere l'indirizzo dello specialista :-)

la Volpe ha detto...

e la domanda è sempre: racconto o esperienza di vita quotidiana?

tu ci meni per il naso, e ho il sospetto che tu lo faccia ancor di più quando sei così verosimile ;)

Rosaria ha detto...

Mi hai fatto venire in mente un motivetto di Mina che faceva...
Sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa e che fa zu zu zuzu zuuuuuuuuu! mentre scivevo cantavo.

Io mi sveglio molte volte con questo motivetto nelle orecchie e la canto ma non mi son mai posta la domanda il perchè mi succede.
Credo che sia normale e basta

Per l'accappatoio mi vien spontaneo di dire...a chi non è mai successo qualcosa del genere?

L'età caro Alduccio non centra
Salutoni

Tina ha detto...

Lo specialista?

Lascialo a se stesso Aldo, sei normalissimo ;-))

Ieri mattina ero un paradosso totale, mi chiedevo se entrare nella vasca con il piede destro o sinistro...grogiolandomi dentro...è scaturita "Contessa" con toni crescenti...sono uscita dalla vasca...porca miseria...l'accappatoio era nello stendi biancheria.

Questa mattina hanno suonato e mi sono chiesta chi diavolo rompeva le scatole alle nove e mezza...dopo un mese è il primo giorno che non ho impegni esterni, mi ero scordata di aver dato appuntamento al tecnico della Vaillant per la pulizia annuale della caldaietta...e nella testa ci sono gli Inti Illimani con "El pueblo...unido..."

Buona giornata Aldo ;-)))

Enrico Bo ha detto...

Credo che capiti a tutti merito della struttura a giro di certe composizioni musicali che quando finiscono ritornano dal principio e non riesci a sganciarti.

enzo ha detto...

La mia vita è segnata dalla presenza della musica, fin da bimbetto.
E il terribile, come dici te e non solo, è quando ti incaponisci su una canzone che non canteresti MAI, e non riesci a levartela dal cervello.
Ottima scelta, comunque, pensa te se l'incipit fosee stato "Forza alziamoci, il futuro è aperto entriamoci".
Da incubo!
Ciao Aldo, salutoni d'estate a te e a chi ti vuole bene (qui e altrove)

@enio ha detto...

la poesia di Carducci me la ricordo anch'io come quella di pascoli "o cavallina cavallina storna che portavi a casa colui che non ritorna", ma mi dimentico quello che ho mangiato un paio di giorni fa al ristorante....

Costantino ha detto...

Su una cosa,perlomeno,il Poeta aveva ragione : i fiordi del melograno sono belli e vermigli.

Nicolanondoc ha detto...

Ciao Aldone, a volte capita di avere una musica o una poesia in testa, ma io "Poeta non sarò",(titolo di una vecchia canzone) allora posto le poesie di alcuni amici carissimi che sicuramente sono piacevoli, anche se crude..
Non preoccuparti, ci somigliamo in molte cose e credimi, non conta l'età, ma la creatività che c'è in noi, che sicuramente dà un cero lustro a questa epoca:-) Ti abbraccio.

Pupottina ha detto...

eheheheh
no, non andare dal dottore sei "suonati"... capitano queste situazioni... mio marito forse è l'unico che conosco che non canta... ma ascolta musica e mi sveglia sempre troppo presto... andrei io a cantargli qualcosa e non sarebbe proprio un minuetto...
complimenti per la memoria della poesia!!!
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