lunedì 23 febbraio 2009

LA TELEVISIONE

=========================== La TiVi ================================
Io odio la TiVi !…non sempre però. Eppure un tempo l’amavo.
Oltre cinquant’anni fa volevo vedere l’incontro di pugilato valevole per il titolo mondiale dei pesi mosca (o gallo) tra il nostro pugile, se non ricordo male, sordomuto, il sardo D’Agata ed uno straniero di non so quale nazionalità. Non avevo in casa la TiVi e quindi me lo andai a gustare in una grossa affollatissima sala di un bar vicino dove abitavo. Che serata memorabile…in tutti i sensi anche perché D’Agata vinse il titolo. Ci scambiavamo i pareri: d’accordo o meno, eravamo contenti di stare in mezzo agli altri anche se mai visti e conosciuti.
E poi Carosello!…Altro che gli attuali spot, minispot, telepromozioni, televendite, minuti infiniti di pubblicità spacciati per varietà. Quando ne avrò tempo e voglia mi metterò di buzzo buono a cronometrare durante la programmazione televisiva nelle 24 ore, in qualsiasi canale, pubblico o privato, quante ore sono dedicate ai programmi e quante alla pubblicità. Va bene che questa è l’anima del commercio ma a volte mi viene l’istinto bestiale di urlare allo schermo…”l’anima de li…”…boccaccia mia statte zitta.
I “boss” della TiVi affermano, convintissimi (uno in particolare), che la grande maggioranza del pubblico televisivo, specialmente quello più anziano, è entusiasta di certi spettacoli d’intrattenimento (rimbambimento) anche se la maggior parte del contenuto di questi è “rosicato” dalla pubblicità. Per non parlare di un numero considerevole di film o telefilm “bufala” targati USA (e getta!).
Se un cittadino qualunque vorrebbe vedere in TiVi uno spettacolo di vero TEATRO!, oppure ascoltare e assistere a concerti di musica classica - sinfonica oppure ancora, opere liriche, è meglio che dedichi l’intera giornata al sonno terapeutico, dopo la mezzanotte provare a svegliarsi e forse, sottolineo tre volte forse, potrà togliersi questo “sfizio”, Naturalmente in una rete televisiva di “trincea” o quasi clandestina.
Mi si potrà obiettare che siamo in pochi (io sono tra questi) appassionati a questo genere di “cose”…e allora?…Non sarà meglio far appassionare anche le nuove generazioni?.
Un mio ricordino personale. Avrò avuto non più di 16 o 18 anni e, entrando in una libreria, notai che c’erano delle cabine insonorizzate dove era consentito ascoltare, gratuitamente, qualsiasi tipo di musica, bastava chiedere. Fu lì che m’innamorai, nonostante la mia ignoranza, de “LA POLACCA N. 6 in La Bemolle Maggiore Op. 53” – solo pianoforte, del compositore Frederic Chopin. Non voglio darmi arie da esperto perché non lo sono anzi, il contrario, ma da quella volta cominciai ad apprezzare, sia pure in minima parte, quel genere di musica. (1)
Intendiamoci, anche quella leggera mi piace molto come pure “veri” spettacoli di varietà.
C’è chi dice: io pago il canone e voglio vedere questo o quest’altro. Io non voglio arrivare a dire che ho diritto ad avere quello che piace a me. No!…Ma sono convinto che la TiVi, pubblica o privata che sia, ha dei doveri verso i telespettatori, cito a caso: quello di informare bene e correttamente, quello di fare spettacoli veramente divertenti ed anche quelli culturalmente validi e non soltanto lustrini, battutacce che fanno divertire soltanto chi le dice (naturalmente applausi e risate fragorosi, tutti regolarmente sollecitati e registrati in anticipo), quiz, quizzetti e quizzoni dove gli euro svolazzano a non finire, interruzioni pubblicitarie ad ogni pie’sospinto, talk-show su argomenti inutili ripetuti fino alla noia che io definisco perfino dannosi per la salute.
Non parliamo poi della stagione estiva che, per la TiVi, comincia prima dell’inizio dell’estate e finisce molto dopo la sua durata. Ne so qualcosa perché da circa 30 anni non “villeggio”: si possono trascorrere meglio le serate leggendo, cliccando sul PC, affacciato alla finestra ad ammirare il transito di persone e veicoli godendosi il fresco oppure “darsi all’ippica”.
Può sembrare lo sfogo di un irascibile matusa retrogrado o di persona impedita nel corpo, nella mente o nello spirito ma assicuro che non è così.
Sono vecchio, d’accordo, ho superato i 78 , ma ancora mi funziona la “ciricoppola”.
Attualmente, ma spero mi facciano cambiare idea perché non è che posso attendere molto, io affermo vigorosamente: ABBASSO la TiVi.
(1) Le cose che non ti aspetti. Sabato sera 21 febbraio corrente mentre stavo adattando questo post per il blog assistevo nello stesso tempo su Rai Tre alla trasmissione “Che tempo che fa”. Ad un certo punto viene presentato come ospite un giovanissimo famoso pianista cinese, Lang Lang, che, seduto al pianoforte, esegue proprio quel brano di musica classica citato poco sopra e cioè LA POLACCA di Chopin. Con mia grande gioia ho pensato che certe volte il caso combina piacevoli scherzi. Almeno questa sera ho perdonato la TiVi.

5 commenti:

Biancamaria ha detto...

bè allora siamo in due come matusa, perchè condivido ogni lettera e mi "girano" anche perchè il canone è altissimo e penso ai pensionati,che magari non hanno altro se non la tv...perchè farla pagare così tanto per non avere nulla in cambio?

il monticiano ha detto...

@La Mente Persa: sei una cannonata.
Che ne dici, tu che sei esperta del ramo, se li dò pure io un bel po' di pugni al TV cambiano i programmi?

@Aglaia: per favore non parliamo di "giramenti" e... occhio! Se vedi qualcosa di tondo girare per aria non preoccuparti è roba mia.
E già da un pezzo che io e il TV non ci frequentiamo perchè se lo faccio lo copro di paroline
che fanno male alle orecchie.
E dobbiamo pure pagare il canone.

Gabryella Costa Fdd ha detto...

tivi tivi tivi tivi,ma lascia perde la tivi che nun da nulla la tivi e vieni qui,qui qui....tutto in musica off course!!


un regalo spero gradito :-)
Canzone per Alda Merini

Noi qui dentro si vive in un lungo letargo,
si vive afferrandosi a qualunque sguardo,
contandosi i pezzi lasciati là fuori,
che sono i suoi lividi, che sono i miei fiori.

Io non scrivo più niente, mi legano i polsi,
ora l'unico tempo è nel tempo che colsi:
qui dentro il dolore è un ospite usuale,
ma l'amore che manca è l'amore che fa male.

Ogni uomo della vita mia
era il verso di una poesia
perduto, straziato,
raccolto, abbracciato

Ogni amore della vita mia
ogni amore della vita mia
è cielo e voragine,
è terra che mangio
per vivere ancora.

Dalla casa dei pazzi, da una nebbia lontana,
com'è dolce il ricordo di Dino Campana;
perché basta anche un niente per esser felici,
basta vivere come le cose che dici,
e dividerti in tutti gli amori che hai
per non perderti, perderti, perderti mai.

Cosa non si fa per vivere,
cosa non si dà per vivere,
guarda! Io sto vivendo

Cosa mi è costato vivere?
Cosa l'ho pagato vivere?
Figli, colpi di vento...

La mia bocca vuole vivere!
La mia mano vuole vivere!
Ora, in questo momento!

Il mio corpo vuole vivere!
La mia vita vuole vivere!
Amo, ti amo, ti sento!

Ogni uomo della vita mia
era il verso di una poesia
buttata, stracciata,
raccolta, abbracciata

Questo amore della vita mia,
ogni amore della vita mia,
è cielo e voragine,
è terra che mangio
per vivere ancora

(Vecchioni - Paoluzzi - Vecchioni)

p.s.a io adoro le trsmissioni storiche,che ci parlano della nostra storia, di nostra madre terra Gaia,dei viaggi e quelle che trattano psiocodinamiche degli elementi umani e celesti!!
ma sopratutto ti indico rai sat dove da internet vedi tutta la storia siamo noi,bellissime e interessantissime ,da consigliare sopratutto ai nostri politici "smemorati"...capisci a me!

amatamari© ha detto...

Per molti anni ho campato senza televisione: solo radio, giornali, cinema, musica e libri.
Non so cosa ho perso ma di sicuro ho vissuto bene, ho seguito con maggiore attenzione i fatti del mondo, ho dedicato il mio tempo libero ad attività più allineate al mio modo di essere...

Nessuno ci obbliga ad avere un televisore: risparmiamo il canone e riprendiamoci la vita

:-)

il monticiano ha detto...

@La Mente Persa: Il gancio destro non posso perchè mi sto per tagliare il braccio omonimo, quello sinistro lo tengo buono hai visto mai capìta di mollare un uppercut.

@gabrybabelle: lo sapevo io che sei una romanticona sentimentale.
Un magnifico gradito regalo anche perchè il nome della Marini è simile al mio, siamo quasi coetanei e ci unisce un briciolo di follia.
Per rai sat da internet mi sto informando.
Credo di capirti.

@amatamari: Tu sì che hai trovato la soluzione.
Una volta c'era la Televisione con la T maiuscola, adesso conviene solo tenerla spenta e usarla a sprazzi o per poggiarci sopra qualcosa.